Musei, Biblioteche, Gallerie, Parchi naturali, Teatri e più in generale i luoghi del fare Culturale hanno una straordinaria opportunità di crescita e di sviluppo grazie al fundraising.
Secondo il rapporto Io sono Cultura realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, sono oltre 300.000 le organizzazioni, tra non-profit e aziende, che si occupano di Cultura e Creatività, generando un valore complessivo di circa 271 miliardi di euro, pari al 15.9% dell’economia nazionale
Tuttavia, all’interno della filiera, ci sono realtà pubbliche, private e del terzo settore che faticano a sostenersi, limitando la loro azione al minimo delle possibilità economiche, con il risultato di non avere la capacità di promuovere la cultura e l’innovazione ne di generare occupazione e crescita.
Ho appena concluso il Master breve in Fundraising for Arts and Culture, organizzato dalla società di consulenza e formazione Cultural Philantrophy insieme alla Rete Museale e Naturale Belicina, e posso confermare che gli strumenti per generare sostenibilità economica e sociale di lungo periodo esistono. Provo ad elencarli:
Management culturale
- Valutare la struttura organizzativa più adatta alle finalità che si intende raggiungere per le attività manageriali, per il doppio mercato e per la raccolta fondi. Es: associazione, fondazione, privato non profit, cooperativa, impresa sociale, ente ausiliario.
- Strutturare il doppio mercato
- Determinare obiettivi finanziari, di sviluppo del territorio e dell’audience
- Individuare gli strumenti incentivanti dedicati alla cultura
Marketing culturale
- Individuare le tipologie di pubblico che oggi rappresentano il target
- Profilare il pubblico in un CRM
- Benchmarking
- Strumenti di comunicazione per l’organizzazione
- Strutturare nuovi prodotti culturali
- Audience development
- Community management
Fundraising
- Documento di buona causa
- Prospect research
- Fondo annuale e campagna capitale
- Grandi donatori e lasciti testamentari
- Partenariato Cultura – Impresa
Con questa sintesi delle principali competenze acquisite durante il master, voglio incoraggiare gli operatori culturali ad un approccio scientifico per la promozione delle arti e della cultura. Ricordando che la nostra identità, più che in altri paesi, è fondata su cultura e bellezza, e bisogna non smarrire la ragione profonda per cui davvero ci interessiamo al patrimonio culturale e alla storia dell’arte. (Montanari. Se amore guarda)