Lateral Thinking  —  6 Cappelli per pensare

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Workshop per le classi quarte del Liceo Artistico G. Ferraris di Ragusa — 2017


Per definire il Lateral Thinking è necessario introdurre il Problem Solving.

Cos’è il Problem Solving?

È la funzione cognitiva più importante dell’essere umano.

È l’attività del pensiero capace di risolvere situazioni nuove o di migliorare quelle esistenti e richiede una approfondita analisi del problema e una ricerca della strategia più efficace per raggiungere l’obiettivo finale.

Esistono diverse tecniche di problem solving che sono state messe in pratica nel corso degli anni, una di queste è il Brainstorming.

Il Brainstorming

È una tecnica di Problem Solving di gruppo in cui tutti i partecipanti sono incoraggiati a proporre ogni idea e soluzione al problema. 
È un metodo di ricerca e sviluppo di soluzioni creative focalizzate sul problema in cui si incoraggiano i partecipanti ad intervenire con il maggior numero di soluzioni possibili.

Oggi però esistono strumenti più potenti del brainstorming per risolvere un problema. La tecnica dei Sei Cappelli per Pensare, ideata da Edward De Bono, è uno di questi.

Edward de bono ha insegnato in prestigiose università quali Cambridge, Oxford, Harvard, e Londra, ed è considerato la massima autorità nel campo del pensiero creativo.

È il creatore del concetto di “Pensiero Laterale” o “Lateral Thinking”, un’espressione affermatasi nell’uso del linguaggio comune e accolta come neologismo anche dall’Oxford Dictionary.

De Bono afferma che, se si affronta un problema con il metodo razionale del pensiero, si ottengono risultati corretti, ma limitati dalla rigidità dei modelli logici tradizionali.

Quando si richiede invece una soluzione veramente diversa e innovativa, che contribuisca cioè ad un reale passo evolutivo rispetto alle condizioni preesistenti, si deve stravolgere il ragionamento, partire dal punto più lontano possibile, ribaltare i dati, mescolare le ipotesi, negare certe sicurezze e addirittura affidarsi ad associazioni di idee del tutto casuali. 
Si deve perciò abbandonare il pensiero verticale, cioè quello basato sulle deduzioni logiche, per entrare nella lateralità del pensiero creativo.

… imparando ad uscire dalle normali regole convenzionali, ed abbandonando i preconcetti e le strade ormai tracciate e sempre percorse, si può apprendere un nuovo metodo creativo per concepire idee nuove ed originali!
Edward De Bono

Sei Cappelli per Pensare

È il metodo sviluppato da Edward de Bono per ampliare il numero di prospettive e idee utili alla risoluzione di un problema e superare l’abitudine a catalogare le informazioni in strutture mentali già predisposte,

La tecnica dei 6 Cappelli è da adottare nelle riunioni creative.
Ogni partecipante ha a sua disposizione — in senso metaforico o, talvolta, anche concreto — sei cappelli da indossare che corrispondono a diverse modalità di pensiero e comunicazione.

Il Metodo dei Sei Cappelli per pensare si basa sulla separazione del pensiero in 6 approcci diversi. Ogni partecipante dovrà concentrarsi solo in quell’aspetto per sviluppare il proprio Pensiero Creativo.

Vediamo quali sono i 6 Cappelli:

Per innescare il Pensiero è necessario alimentarlo ponendosi le domande giuste, ecco di seguite alcuni esempi:

Conclusione:

I risultati raggiunti in Classe hanno sorpreso i Docenti presenti, per qualità delle proposte, e, di come in circa 100 minuti, sia stato possibile sviluppare e guidare il pensiero di tutti i partecipanti.
L’argomento scelto chiedeva ai ragazzi di generare un’idea per il prossimo Open Day del Liceo.